La certificazione della prevenzione delle infezioni e del buon uso degli antibiotici secondo lo standard OMS rappresenta una sfida cruciale per garantire sicurezza e qualità nelle cure sanitarie.
La certificazione “Struttura Sanitaria Sicura” costituisce un riconoscimento che valorizza l’impegno verso una sanità sempre più sicura e virtuosa, promuovendo il confronto sullo standard OMS “Infection Prevention and Control Assessment Network” (IPCAF), e adottando buone pratiche per la riduzione continua del rischio infettivo.
La certificazione delle singole strutture è approvata da un Comitato Scientifico che garantisce l’integrità e la scientificità delle valutazioni, oltre all’adattamento dello standard OMS al contesto del sistema sanitario italiano.
L’utilizzo e la pubblicizzazione del marchio “Struttura Sanitaria Sicura” permette alle parti interessate (Ministero della Salute, utenti, familiari, ecc.) di contare sulla certificazione, emessa da un Ente terzo indipendente ed approvata dal Comitato Scientifico, che attesta come la struttura sanitaria abbia adottato un sistema gestionale che permette di applicare in modo efficace e sistematico le linee guida dell’OMS, e di tendere al miglioramento continuo nella prevenzione delle infezioni.
Il disciplinare “Struttura Sanitaria Sicura” si applica a tutte le strutture sanitarie di ricovero, private o pubbliche di qualunque dimensione e caratteristica disciplinare, che vogliono dimostrare il miglioramento continuo degli strumenti di prevenzione e controllo delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) e la corretta adozione delle linee guida OMS, ottenendo i conseguenti benefici economici, reputazionali e di posizionamento nel panorama sanitario.
Il Disciplinare prevede la valutazione del programma di Prevenzione e Controllo delle Infezioni secondo il framework OMS che è stato sviluppato per le strutture sanitarie per acuti, ma che può essere utilizzato anche in altre strutture sanitarie di ricovero, in particolare nelle strutture residenziali di lungodegenza.
Il processo per ottenere e mantenere una certificazione “Struttura Sanitaria Sicura” include diverse fasi:
1) Audit Iniziale (anche noto come “Initial Audit”)
Prevede due momenti di verifica separati:
Stage 1. Questa prima attività consiste nella conoscenza iniziale della struttura sanitaria e nella verifica che il sistema di gestione comprenda le 8 componenti essenziali per il programma Infection Prevention and Control Assessment Framework (IPCAF) predisposto dall’OMS:
Se il sistema documentale è completo, a meno di scostamenti minori che la struttura si deve impegnare a risolvere prima della fase successiva, si può procedere con lo Stage 2.
Stage 2. E’ la verifica operativa, vale a dire la valutazione in campo dell’applicazione del Frework IPCAF e del funzionamento del sistema. Per ottenere la certificazione la struttura deve conseguire un punteggio totale compreso nel range 400 – 600, corrispondente al livello IPC intermedio previsto dall’OMS, considerando che il punteggio massimo è pari a 800.
La struttura inoltre deve definire un piano di azione di miglioramento finalizzato ad un incremento di almeno il 10% del punteggio totale conseguito.
Qualora questa seconda parte si concluda con esito positivo la pratica viene sottoposta al controllo e approvazione del Comitato Scientifico. Ottenuta l’approvazione viene emesso il certificato e l’autorizzazione all’uso del marchio “Struttura Sanitaria Sicura”.
Durante lo Stage 2 potrebbero emergere degli scostamenti (meglio definiti come Non Conformità), in tal caso dovranno essere gestiti, in alcuni casi sanati, prima di poter ottenere l’emissione del certificato.
2) Audit di Sorveglianza (“Surveillance Audit”)
Al 12mo e al 24mo mese viene eseguita una verifica con le medesime modalità dello Stage2. La finalità è quella di avere la garanzia che la struttura certificata sia rimasta conforme ai requisiti del Framework IPCAF e della norma, e che abbia attuato il piano di miglioramento che prevede un incremento del 10% del punteggio conseguito.
Durante gli Audit di Sorveglianza potrebbe essere valutata tutta l’organizzazione come solo gran parte di essa, in questo secondo caso, ogni aspetto organizzativo viene comunque valutato almeno una volta nei ciclo dei due anni.
3) Audit di Rinnovo (“ReAudit”)
La durata di una certificazione è di 36 mesi, entro lo scadere di questi ultimi deve essere eseguito un Audit completo di tutta l’organizzazione; le modalità sono le medesime dello Stage2 con verifica dei requisiti del Framework IPCAF e del sistema, oltre alla verifica di attuazione del piano di miglioramento. A seguito del ReAudit la certificazione viene rinnovata per un nuovo triennio e sarà confermata di anno in anno tramite gli Audit di Sorveglianza.
Oltre agli evidenti vantaggi di diminuire il rischio di infezioni sia per i pazienti che per il personale, sono da considerare i vantaggi correlati ai costi evitati per ciascuna ICA in meno.
Inoltre, la Struttura Sanitaria Certificata può utilizzare il marchio “Struttura Sanitaria Sicura” in tutti i mezzi di comunicazione e informazione.
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