Congedi parentali e nuova Legge di Bilancio 2026: un supporto concreto per la Parità di Genere secondo la UNI/PdR 125.
Negli ultimi anni abbiamo imparato a conoscere la UNI/PdR 125:2022 come uno strumento fondamentale attraverso cui le aziende possono promuovere e perseguire politiche e buone pratiche per la Parità di Genere.
Uno degli ambiti su cui la prassi pone maggiore attenzione è la conciliazione vita-lavoro: le Organizzazioni sono chiamate a mettere in campo azioni concrete per garantire equilibrio tra vita personale e professionale delle proprie persone.
Flessibilità oraria e smart working, ottimizzazione degli orari e dei tempi da dedicare alle riunioni, convenzioni con asili e/o centri estivi, congedi parentali e piani di rientro dalla maternità/paternità sono solo alcuni degli strumenti di supporto alla genitorialità, che possono migliorare l’ambiente di lavoro e il clima aziendale, aumentare la produttività e attrarre talenti.
Ed è qui che si inserisce la nuova Legge di Bilancio 2026, che troverà la sua approvazione definitiva entro la fine dell’anno, andando a introdurre importanti novità per:
• sostenere la permanenza delle madri nel mondo del lavoro;
• favorire la conciliazione tra vita professionale e familiare;
• agevolare una più equilibrata distribuzione dei carichi e delle responsabilità familiari;
• sostenere concretamente la genitorialità.
Tra le misure più rilevanti è opportuno sottolineare:
• l’estensione dei congedi parentali, che diventano fruibili fino ai 14 anni d’età dei figli (non più 12), offrendo alle famiglie una maggiore flessibilità nella gestione dei figli e delle esigenze familiari, andando proprio a coprire le prime fasi dell’adolescenza;
• l’estensione dei congedi per malattia dei figli, dove i giorni di assenza riconosciuti passano da 5 a 10 l’anno per ciascun genitore, mentre il limite di età passa da 8 a 12 anni, affinché sia garantita l’assistenza da parte dei genitori anche per i ragazzi più grandi;
• un sistema di decontribuzione per i datori di lavoro privati che assumono donne madri di almeno 3 figli minorenni, prive di impiego da almeno 6 mesi. Tale esonero è pensato per incentivare l’ingresso o il rientro nel mercato del lavoro delle madri con famiglie numerose;
• la possibilità di trasformare il contratto da full time a part-time per genitori con almeno 3 figli conviventi, fino ai 10 anni di età del più piccolo, oppure senza limiti temporali in caso di figli disabili.
Queste misure rappresentano un passo importante per favorire una cultura aziendale più inclusiva, capace di valorizzare il tempo, il talento e le diverse esigenze delle persone.
Attraverso le misure normative introdotte dalla Legge di Bilancio 2026, lo scopo, gli obiettivi e le finalità della UNI/PdR 125 ne saranno amplificati e rafforzati.
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