Il radon è un gas radioattivo naturale, incolore e inodore, che si sprigiona dal suolo e può accumularsi negli ambienti chiusi, soprattutto in locali sotterranei o a diretto contatto con il terreno. La sua pericolosità è ben documentata: è la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo.
In assenza di ventilazione adeguata, può raggiungere concentrazioni dannose per la salute. Per questo, il rischio radon richiede attenzione, misurazione e gestione sistemica.
Obblighi normativi: D. Lgs. 101/2020
Il D. Lgs. 101/2020 (artt. 16-18) recepisce la Direttiva EURATOM 2013/59 e impone ai datori di lavoro di:
• Effettuare misurazioni del gas radon in locali sotterranei o a contatto diretto col suolo;
• Confrontare i valori con il limite di riferimento di 300 Bq/m³;
• Adottare misure correttive (ventilazione, impermeabilizzazione, sigillature) se si superano i limiti;
• Garantire un monitoraggio periodico e mantenere tracciabilità delle azioni.
Locali a rischio: cantine, archivi interrati, tunnel, magazzini, autorimesse, laboratori tecnici posti sotto il livello stradale o le cui pareti siano a diretto contatto con il terreno, spesso con ventilazione naturale limitata.
Gestione del radon nel sistema ISO 45001
La norma ISO 45001:2023, dedicata ai Sistemi di Gestione per la Salute e Sicurezza sul Lavoro, consente una gestione integrata e proattiva anche del rischio radon, attraverso:
• Valutazione dei pericoli e dei rischi (6.1.2 – 6.1.3): il radon va incluso tra i rischi fisici per la salute dei lavoratori;
• Conformità ai requisiti legali (6.1.3): l’azienda deve recepire e applicare il D. Lgs. 101/2020;
• Pianificazione delle azioni (6.1.4): in caso di superamento dei limiti, vanno definite e attuate misure correttive documentate;
• Monitoraggio e misurazione (9.1): i livelli di radon devono essere verificati con periodicità per garantire il mantenimento di condizioni sicure;
• Competenze e consapevolezza (7.2 – 7.3): i lavoratori devono essere informati e formati sul rischio e sulle misure adottate.
Perché è importante agire
Gestire il rischio radon non significa solo evitare sanzioni, ma soprattutto tutelare la salute dei lavoratori, ridurre l’esposizione a lungo termine e migliorare le condizioni ambientali in spazi chiusi e interrati.
Integrare questo rischio nel sistema ISO 45001 rappresenta un’applicazione concreta del principio di miglioramento continuo, rafforzando la cultura della sicurezza e la responsabilità organizzativa.
Il radon è invisibile, ma i suoi effetti sono concreti. Prevenire oggi significa proteggere davvero, nel rispetto della legge e della salute.
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