Lo standard

La Nuova norma UNI CEI EN 50518 si applica ai centri di monitoraggio e di ricezione allarmi (MARC) e specifica i requisiti minimi per il monitoraggio, la ricezione e l’analisi dei segnali generati da sistemi di allarme facenti parte di un processo di gestione della sicurezza, intesa sia in termini di safety che di security.
Ai fini della norma il termine “allarme” deve essere inteso in senso ampio e include i segnali di stato, di guasto e, più in generale, qualsiasi messaggio ricevuto da uno o più sistemi di allarme facenti parte di applicazioni di sicurezza come sopra specificate e come, ad esempio, i sistemi di allarme intrusione e rapina, i sistemi di videosorveglianza, i sistemi di rilevazione e allarme incendi, i sistemi di controllo accessi, i sistemi di allarme sociale o sistemi che combinano più funzioni di questo tipo.
La norma classifica i centri di monitoraggio e di ricezione allarmi (MARC) in due categorie e, per ciascuna di esse, fissa i requisiti minimi di progettazione e costruzione, le prestazioni minime relative alla ricezione e verifica dei segnali, alle modalità di registrazione e disponibilità dei dati e i requisiti e le procedure per la gestione operativa dei MARC.

La norma non si applica a sistemi di allarme per applicazioni sanitarie oppure per applicazioni non civili.

I destinatari

Tutti i requisiti sono specifici per le organizzazioni che forniscono dispositivi medici, senza limitazioni riguardo al tipo e alla dimensione dell’organizzazione:

  • produttori di dispositivi soggetti a Marcatura CE (tutte le classi di DM);
  • fornitori di processi particolari associati alla realizzazione dei dispositivi (sterilizzazione, immagazzinamento, trasporto);
  • aziende che distribuiscono o commercializzano prodotti medicali;
  • aziende che erogano servizi correlati ai dispositivi (installazione, manutenzione e riparazione, ingegneria clinica).

La certificazione

La Certificazione di Dasa-Rägister S.p.A. per le aziende che ricercano un fornitore di servizi di vigilanza privata, rappresenta una garanzia che l’Organizzazione dispone di infrastrutture conformi allo standard di riferimento.

La procedura

Il processo di certificazione prevede le seguenti fasi:

  • audit preliminare (facoltativo): valutazione del livello di conformità dell’Organizzazione rispetto ai requisiti;
  • audit di certificazione: verifica della conformità del sistema di gestione rispetto ai requisiti; si conclude con l’eventuale emissione del certificato;
  • audit di sorveglianza: sono previsti, con cadenza quantomeno annuale, per monitorare il mantenimento del sistema di gestione e il miglioramento continuo;
  • audit di rinnovo: viene effettuato alla scadenza del certificato, per confermare il certificato per un ulteriore triennio.

I vantaggi della certificazione

La Certificazione consente agli Istituti di Vigilanza di offrire ai potenziali clienti una maggiore garanzia in merito alla capacità di fornire un servizio di qualità. Inoltre, per gli IdV operanti in ambito territoriale 4 e 5, è un obbligo previsto dal DM 269/2010.

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